Un Natale veramente particolare
Stefano era felice!
Per la verità non ricordava più da quanto tempo non era stato così felice. Ma la cosa che lo sconvolgeva di più era il fatto che tutta questa felicità provenisse da un “banalissimo” pranzo di Natale. Sì un normale pranzo di natale come se ne fanno tutti gli anni… o forse no?
Sì perché Stefano non si trovava ad un normale pranzo di Natale fra parenti a casa di qualche lontana zia.
No!
Lui si trovava in una chiesa, una Basilica per la precisione, in compagnia di ogni genere di poveraccio. Anziani, stranieri, Rom, senza fissa dimora e persino disabili! Tutti insieme, seduti ai tanti tavoli che riempivano all’inverosimile quella grande Basilica, a festeggiare il Natale, una festa che lui aveva sempre snobbato. C’era da dire che Stefano quel Natale un po’ “barbone” lo sembrava: con la crisi, lui che era stato un affermato broker di successo, era finito sul lastrico e senza più soldi ed amici si era lasciato andare. Tanto che quando quel volontario della Comunità di Sant’Egidio l’aveva visto girovagare per le vie di Trastevere, tutto solo, sporco e trasandato, non aveva potuto fare a meno di fermarlo per chiedergli come stesse e se avesse bisogno di qualche cosa, scambiandolo per un “barbone”.
Dopo il primo imbarazzo, dovuto al comprensivo equivoco, quel volontario che si chiamava Luca, e che era accompagnato da un grosso giovane disabile che non faceva altro che ripetere “Alla Grande!!! Andiamo al pranzo di Natale, io sto al tavolo con Luca”, sotto la spinta incessante del suo amico decise di invitarlo a quel famoso pranzo.
Certo ci volle un bel po’ prima che Stefano accettasse, ma del resto il giovane disabile non sembrava voler cedere. È così che alla fine si ritrovò seduto a tavola fra Rom e stranieri, due delle “categorie” che lui più detestava. Eppure dopo poco, fu travolto da uno Spirito d’amicizia che non aveva mai provato e ciò che fino a quel momento gli era stato amaro divenne dolce, rendendolo felice come non lo era mai stato prima.